Pandor* è lo specchio capovolto del mito di Pandora, colei che aprì il vaso donatole da Zeus, contenente tutti i mali del mondo.
Nella versione contemporanea, il soggetto tiene tra le mani una gabbia con dentro tutto ciò che ritiene più importante per la sua stessa vita: ciò che non riesce a lasciare andare, ciò di cui crede di avere bisogno. Pandor* ha realizzato che la bellezza è effimera e quindi la vuole proteggere, trattenere ad ogni costo. Egli è irremovibile, ben saldato sul suo piedistallo fatto di convinzioni. Pandor* è un guerriero androgino, rappresenta l’umanità intera, che non sa separarsi dalla corporalità, che non sa cedere all’oblio, che crede nella stabilità e nella permanenza.
Il suo corpo è ricoperto di ferite e segni visibili della strenua lotta che tenta di condurre. Le cuciture sul suo corpo ne sono un emblema inequivocabile.
Eppure il suo corpo d’argilla lo tradisce. La fragilità della sua condizione è evidente, ma lui non cede, nonostante tutto.
Materiali: Grès semirefrattario nero, legno, prisma olografico.
Misure: 180 x 60 x 40 cm