In occasione del IX Concorso di Xilografia, organizzato dal Rotary Club Adda Lodigiano ed intitolato al Maestro Ugo Maffi, ho avuto il piacere di essere invitato ad esporre da
una commissione di inviti presieduta dal Critico d’Arte Tino Gipponi presso lo spazio Bipielle Arte. Nei giorni dell’invito, tra settembre ed ottobre 2018, a Lodi, vi è stato un grande fermento dovuto ad una delibera comunale approvata dalla maggioranza di centrodestra che ha previsto che “ai fini dell’accoglimento della domanda di agevolazione dei servizi di mensa e scuolabus” vengono considerati “anche i redditi ed i beni immobili o mobili registrati disciplinati dall’articolo 816 del Codice civile, eventualmente posseduti all’estero e non dichiarati in Italia”. Non solo. In un altro comma si precisa che “i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea devono produrre – anche in caso di assenza di redditi o beni immobili o mobili registrati – la certificazione rilasciata dalla competente autorità dello Stato esterno – corredata di traduzione in italiano legalizzata dall’Autorità consolare italiana che ne attesti la conformità”. Nell’articolo di di Alex Corlazzoli del 14 Settembre 2018 su “Il fatto quotidiano” si capisce bene che per molti paesi di origine delle famiglie coinvolte dalla delibera risulta essere impossibile ottenere le certificazioni che potrebbero concedere le agevolazioni necessarie tanto che solo 4 famiglie su 100 sono riuscite ad ottenerle. Questo episodio non è che uno dei tanti che nei mesi si stanno susseguendo in una direzione che, rifugiandosi in cavilli legislativi, tende a diminuire le dinamiche di integrazione a pro di atteggiamenti razzisti ed estremi. Non è servita la battaglia di protesta documentata da SkyTg24 infatti le famiglie, dopo aver protestato evitando ai bambini di poter prendere parte al processo di istruzione, non ottenendo alcun risultato hanno dovuto piegarsi e trovare delle soluzioni alternative non potendo utilizzare i servizi in questione. Il risultato? Una estremizzazione della diversità, una volontà di diversità, è quello il problema, la volontà. L’arte è una delle poche realtà che ha l’opportunità di essere interessata alla denuncia sociale, inoltre la possibilità di indirizzar il pensiero verso l’unione e la non differenza. Nobody Else è un doppio manifesto culturale che afferma un dissociarsi da una direzione che mira alla diversità e al razzismo, che guardando un bambino ha la superficialità di guardarne il colore della pelle o il paese di appartenenza anziché il sorriso.
Link articoli citati:
- https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/14/lodi-agevolazioni-per-mensa-o-scuolabus-per-gli-alunni-stranieri-piu-burocrazia-sciopero-dei-banchi-di-100-famiglie/4624634/
- https://tg24.sky.it/cronaca/2018/09/17/lodi-mensa-agevolazioni-bambini-extracomunitari.html